I 500
Matthew Quirk
Ha un ritmo serrato.
Ma davvero.
Cioè, davvero.
Già il prologo è tutto dire: Mike Ford, il protagonista, deve assolutamente ottenere un accordo. In caso contrario sarà costretto a pagare con la sua stessa vita. E questa, pensa Mike, sarebbe l'opzione migliore.
La trama mi convince. E' la storia di un ragazzo con un passato malavitoso che riesce ad approdare ad Harvard. Da uno dei suoi professori ottiene subito un lavoro, se così si può chiamare. In sostanza, deve corrompere e rubare segreti.
All'inizio sembra che sia l'impiego perfetto per lui. Ma, come ci anticipa il prologo, non sarà affatto così.
I temi affrontati sono importanti e Quirk li tratta a volte con leggerezza, a volte con toni più carichi.
Sono la giustizia, il rapporto padre-figlio, la corruttibilità dell'animo umano.
Mi sono quasi commossa verso la fine.
Mi sono quasi commossa verso la fine.
Non mi è piaciuto:
A tratti è un po' irrealistico. Va bene l'ex ladro super intelligente, però non esageriamo con gli espedienti da James Bond.
La storia d'amore. Lei è la bellona di turno, brava a fare tutto. Mi pare un po' stereotipata.
Voto: 8
